Ueilà!
Ho rimandato la lettura di questo romanzo perché sapevo, nella mia soglia di sopportazione della paura, che questo era uno di quelli che avrebbe richiesto il livello più alto.
E infatti non mi sbagliavo. Ma a causa dell’imminente uscita nelle sale cinematografiche del film – Pet Sematary del 9 Maggio distribuito dalla 20th Century Fox – mi sono armata a quattro mani, ho raccolto tutto il coraggio necessario e ho iniziato questa indescrivibile lettura prima che la visione del film me ne plasmasse i volti e le atmosfere.
Uscito nel 1983, Pet Sematary (Sperling and Kupfer) è un libro potente (come d’altronde quasi tutti i libri di King), agghiacciante e disturbante. Se si è genitori, parecchio disturbante in più rispetto al lettore senza figli.
Se pensate che King voglia parlarvi dei vostri teneri animaletti domestici vi sbagliate di grosso. In questo romanzo il Re vuole esplorare la debolezza della mente umana nel momento di maggiore difficoltà, ovvero quando è costretta a confrontarsi con la morte. L’essere umano non sa accettare la morte, non riesce ad arrendersi alla sua costante e paziente vittoria sulla vita. E questo sia quando bussa alla porta dei nostri animali domestici sia quando sfonda i portoni dei nostri famigliari o delle persone a noi più care, devastandoci completamente.
La morte è un mistero e la sepoltura è un segreto.
Questa esplorazione dei confini della mente umana ottenebrata dal dolore King la filtra attraverso un protagonista lucido ed attendibile, un medico, che insieme agli atri personaggi (tutti caratterizzati alla perfezione) rendono Pet Sematary un classico dell’horror incredibilmente credibile.
Dunque: c’è una famiglia appena arrivata in città. C’è un’interstatale su cui viaggiano camion a tutta velocità a qualsiasi ora del giorno e della notte. C’è una tragedia familiare. E poi c’è un antico e misterioso cimitero degli animali. Gli ingredienti principali che, mescolati con i tantissimi sapori che King sa accostare perfettamente, formano la ricetta perfetta di un classico che conoscono tutti.
La domanda è: cosa potrebbe succedere se esistesse un modo per eludere la morte?
Io ho letto il libro nell’edizione vintage in foto, con la copertina rossa. Come sempre, però, vi lascio il link per l’acquisto del libro nuovo via Amazon (per sostenere il blog senza che slow diate un centesimo di più).